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CRIK-CROK… INDOVINATE COSA SONO?

Sono proprio loro… i famosissimi peperoni cruschi!
Una vera delizia per il palato, simbolo della cucina lucana e protagonisti sia delle ricette della tradizione che di moderne creazioni gourmet.

Un ingrediente semplice, dal gusto unico

Se non li avete mai assaggiati, preparatevi a una sorpresa croccante. I frizzul con la mollica e il peperone “pisato” (ovvero in polvere) sono un must della domenica a pranzo, e vi assicuriamo: ogni morso è un’esplosione di sapore!

Il termine “crusco” in dialetto lucano significa proprio croccante, e racchiude tutta l’essenza di questo prodotto. Un orgoglio per noi lucani, una scoperta entusiasmante per chi viene da fuori.

Dalle “nzerte” al piatto

La croccantezza perfetta dei peperoni cruschi nasce da una lenta e meticolosa essiccazione al sole, nelle famose nzerte: lunghe collane di peperoni infilati a mano con ago e spago, appese ai balconi e alle terrazze dei borghi lucani. Ad agosto, i vicoli si tingono di rosso, diventando un vero spettacolo per gli occhi e per il cuore.

Una volta essiccati, dove si conservano?
Tradizione vuole che vengano riposti in luoghi asciutti, lontano dall’umidità, e puliti con un panno prima di essere cucinati. A casa mia, li conserviamo nelle fodere dei cuscini… e voi?

Il segreto della croccantezza

Ma come si preparano? Il passaggio fondamentale è la frittura, da fare con cura.
Basta tuffarli per 2-3 secondi in abbondante olio extravergine d’oliva bollente, rigirandoli velocemente. Poi vanno scolati su carta assorbente (sì, il caro vecchio Scottex va benissimo!) e lasciati raffreddare.

Un consiglio della nonna: non salateli subito, soprattutto se non li consumate immediatamente. Conservateli in frigo e aggiungete un pizzico di sale solo al momento di servirli.

Un sapore che racconta la nostra terra

Il peperone crusco è gusto, tradizione e identità.
Ha il profumo del sole che bacia la Basilicata e la fragranza di una terra che sa di casa. Una volta assaggiato, sarà impossibile non portarne un po’ con voi come souvenir.

Provare per credere!

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